Il Ridotto

La storia del Ridotto del Teatro ha segnato, in maniera quasi simbolica, alcuni passaggi sociali, politici, culturali della vita di Castelfiorentino dalla fine dell'800 ad oggi. Dopo la sua inaugurazione (1895) fu sede di un circolo ricreativo ma anche luogo di prove e di rappresentazioni di piccoli spettacoli. All'inizio del XIX secolo divenne Circolo monarchico intitolato a Umberto I. Fu poi Casa del Fascio, con l'avvento del regime fascista, il quale riuscì nel 1934 ad appropriarsi dei locali, in maniera illegittima, dalla Accademia del Teatro.

Dopo la Liberazione divenne sede della Casa del Popolo. Infine, incamerato, per avocazione, dallo Stato, in quanto bene appartenuto al disciolto Partito Nazionale Fascista, passò in proprietà dell'Intendenza di Finanza e fu per anni uno spazio inutilizzato e in rovina.

Il Comune, dopo decenni di contenziosi legali, dovette acquistarlo dall'Intendenza di Finanza (1981), per poter procedere al suo recupero (concluso nel 1994) quale struttura teatrale minore, autonoma e autosufficiente. Da allora, per quindici anni, ha attutito la "pesantezza" del vuoto lasciato dalla chiusura del Teatro, anche se inevitabilmente solo in parte.

Con la sala completa di impianto scenico e le due sale espositive, ha svolto, pur nella limitata disponibilità di spazi, una stagione teatrale e cinematografica e una funzione di spazio culturale e artistico polivalente, che proseguono comunque anche dopo la riapertura del Teatro.  


I testi sono elaborazioni redazionali tratte da saggi di: Piero Guicciardini, Marco Magni, Giovanni Parlavecchia, Luigi Zangheri.

Le foto  sono di David Bastianoni, Antonio D'Ambrosio, Remo Taviani.