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003 02 2024_03_19 TEATRO FRA LE GENERAZIONI - XIII EDIZIONE - 19-22 MARZO 2024

TEATRO FRA LE GENERAZIONI - XIII EDIZIONE - 19-22 MARZO 2024

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TEATRO FRA LE GENERAZIONI 2024

Castelfiorentino (FI) 19-22 Marzo

Teatro del Popolo/Ridotto del Teatro del Popolo

 

19 MARZO

ore 18

TEATRO DEL POPOLO

Aline Nari/Aldes “Talento”

Prima nazionale

 

 

 

 

 

 

ALDES/ Aline Nari

Talento

ideazione, coreografia, regia, testi Aline Nari

con Aline Nari e Marco Mustaro

voice over Lizy Frangioni Godfery, Sebastiano Piga

elaborazioni sonore Adriano Fontana

elaborazioni grafiche Valeria Fenudi

disegno luci e tecnica Luca Telleschi

età consigliata dai 5 anni

 

Il talento è impegno e fatica, dice una. Il talento è sogno e attesa, dice l’altro. Nina non sa cosa pensare: la sua goccia di talento le sembra un peso troppo grande per lei. Così la danza, il canto, la parola, le immagini accompagnano il viaggio di Nina verso l’ascolto della propria anima. Perché il talento è un dono essenziale come l’acqua.

 “Qual è il mio talento? Ne ho uno solo grande o tanti un po’ più piccoli? Il mio talento è quello che mi piace fare o quello che in cui gli altri mi dicono che sono bravo? Il mio talento mi farà felice? Farà felice anche qualcun altro? E una volta trovato il mio talento, posso cambiare? E i grandi (tipo i miei genitori o i miei maestri e maestre), loro che talento hanno?”

Il talento è un argomento importante per i bambini e i ragazzi, per ogni essere umano, in realtà. E’ infatti un tema sul quale forse non smettiamo mai di interrogarci, per tutta la nostra vita.

Attraverso la danza, il canto, la parola e le immagini, lo spettacolo vuole offrire ai bambini, ai docenti e alle famiglie, un momento di riflessione poetica e giocosa sulla vocazione personale intesa come cammino verso la propria anima. La drammaturgia dello spettacolo, sorretta dalla vivacità della celebre Water Music di G. F. Handel e di altre arie dello stesso compositore, interpretate dal vivo dal tenore Marco Mustaro, si sviluppa grazie a un linguaggio ricco di stimoli che muove dal confronto diretto con i bambini durante i laboratori di ricerca. Oltre a proporre tematiche particolarmente sensibili per le famiglie e le scuole, lo spettacolo permette ai ragazzi di scoprire i linguaggi della scena contemporanea accostati alla tradizione musicale, di godere di una danza elegante e buffa, della bellezza della voce lirica, del gioco teatrale di due artisti maturi e diversi, uniti in una cornice surreale.

 

19 marzo

ore 21

teatro C’ARt

Bottega degli apocrifi “Schiaccianoci Swing”

riallestimento

Bottega degli Apocrifi

SCHIACCIANOCI SWING

SCHIACCIANOCI SWING_concerto teatrale per bambini e famiglie liberamente ispirato a Hoffmann e a Tchaikovsky e al mondo dello “Schiaccianoci”;

regia, ideazione luci e scene Cosimo Severo;

arrangiamento musicale da Tchaikovsky Fabio Trimigno;

brani originali Celestino Telera, Michele Lorenzo Telera, Fabio Trimigno;

sguardo drammaturgico Stefania Marrone;

con Rosalba Mondelli (fisarmonica), Michele Rignanese (batteria), Celestino Telera (chitarra elettrica), Michele Telera (contrabbasso, percussioni), Fabio Trimigno (violino);

tecnico dello spettacolo Luca Pompilio;

con un ringraziamento speciale a Nunzia Antonino per averci prestato la sua preziosa voce e a Rosa Merlino per averci donato la sua ombra.

Età consigliata: tout public a partire da 5 anni

 

Ci sono quelle domande che ti porti dietro da sempre. Come marcia un esercito di topi? Come si entra in un mondo magico?

Come se ne esce? Come faccio a sapere quando un sogno è davvero finito?

A queste domande risponderemo insieme, con la musica.

La fiaba dello Schiaccianoci si trasforma in un’opera dedicata ai più piccoli e viene custodita da musicisti / giocattolo capaci di credere ai sogni no a farli diventare veri.

Lo Schiaccianoci Swing riesce davvero a catturare anche i più piccoli, proponendo un ingegnoso miscuglio di performance musicale e teatro fisico. La fiaba originaria di E.T.A. Hoffmann si tramuta in un lungo sogno dadaista ... si sfruttano gli strumenti del teatro per guidare anche in un’appuntita ricerca musicale, che spazia di genere in genere e finisce per farsi parola. (Sergio Lo Gatto suteatroragazziosservatorio.it) 

 

20 MARZO

ore 10

Compagnia Melampo (Francia) “Le petites vertus”

 

Compagnia Melampo

Le petites vertus

Eleonora Ribis e Laurent Dupont

Età consigliata: 1-3 anni

In scena tre generazioni: il nonno, la madre… e il bambino.

 

In questa nuova creazione rivolta alla prima infanzia, Eleonora Ribis vuole raccontare la storia del legame genitore/figlio. Un rapporto che si costruisce ogni giorno, attraverso ogni gesto.

In scena, le mani e i corpi raccontano questo dialogo tra generazioni: dal primo gesto di accogliere il mondo a quello di lasciare andare. Per accogliere nuovamente.

In un sistema che tiene insieme il pubblico e il palco come le braccia di un genitore circondano il bambino, ad ogni sessione un bambino del pubblico parteciperà alla costruzione di questo rapporto.

Una relazione, un dialogo fatto di silenzi e parole. Le parole di Natalia Ginzburg, autrice de “Le Piccole Virtù”, arriveranno come un'evocazione, come una tenera carezza, toccando le nostre orecchie.

"Le parole di Natalia Ginzburg mi hanno spesso fatto riflettere sul rapporto tra genitore e figlio, un tema che da tempo desideravo portare in scena.

Quando lavoriamo per i più piccoli, spesso vediamo i bambini tra il pubblico accompagnati dai loro genitori e nonni. Un giorno, in pieno svolgimento, mi è venuta in mente una domanda: come si colloca il piccolo nella catena delle generazioni? Quando e come cominciamo a sentire di appartenere ad un lungo filo di trasmissione?  non c'era davvero una risposta alla mia domanda.

La coscienza delle generazioni, l'iscrizione nel tempo della famiglia arriva più tardi nello sviluppo del bambino e tuttavia il piccolo comincia a registrarsi nel tempo e nello spazio attraverso la relazione. Infatti, attraverso ogni gesto che l'adulto compie nei confronti del bambino, crea un rituale, un legame che inizia a situare il bambino nello spazio-tempo. Perché allora non raccontare il tempo, il legame attraverso i gesti che sono alla base di questo rapporto? Raffigurando così il rapporto genitore/figlio con tre diverse età della vita, tre generazioni: quella del nonno, quella del genitore e quella del figlio. Interrogare i legami tra queste diverse età, i loro corpi, le loro posizioni, le loro visioni. Guarda come sul palco i gesti ci raccontano il filo che li unisce. Come i rapporti tra generazioni prendono forma tra il primo gesto di accoglienza nel mondo e quello di lasciare andare."

20 marzo

ore 11

ridotto

Sipario Toscana/Gli Omini “Circolo popolare artico”

Prima nazionale

 

Fondazione Sipario Toscana | Gli Omini

CIRCOLO POPOLARE ARTICO

un'idea de Gli Omini

con Francesco Rotelli e Luca Zacchini

e gli animali polari di Eleonora Spezi

scrittura Giulia Zacchini

ispirato ai racconti di Jørn Riel - edizione Iperborea

teatro d'attore e di figura

Età consigliata dai 9 anni

 

Nell’inverno del 2019, Gli Omini vanno in scena con tre episodi di vertigine polare, tre spettacoli tratti dalla saga artica dell’antropologo e scrittore danese Jørn Riel. I tre appuntamenti sono un’occasione per parlare di amicizia e isolamento, di ghiacci e di un’isola che si sta sciogliendo, della solitudine e della forza soverchiante della natura.

Protagonisti sono 15 cacciatori, sparsi in baracche, che affrontano notti sterminate, animali feroci e una vita di rinunce, con un animo tutt’altro che eroico.

Filosofi ubriaconi, anarchici buffoni, che sopravvivono grazie ad un’assistenza reciproca e ad un vero senso di comunità nonostante la lontananza. Subito dopo, una pandemia ha fermato il mondo e il Circolo.

Ora che molte parole hanno cambiato di significato, ora che la ricerca di una terra incontaminata assume un altro valore, Gli Omini vogliono parlare ai più piccoli. Porteranno con se’ un tricheco, un gallo, un orso, due inuit e un pugno di uomini in fuga dalla civiltà, immersi in una natura sconfinata e imprevedibile, sempre alle prese con una serie di avventure assurde.

Sarà un modo per affrontare tematiche come l’emarginazione, la resistenza, l ’amore fraterno e la capacità di adattamento. E per imparare insieme a spingere l’orizzonte.

 

20 marzo

ore 14

teatro del popolo

Compagnia Bachi/Grande-Mowan teatro

“Gianna che vive in una bolla”

Prima nazionale

 

Compagnia Bachi/Grande Mo-wan teatro

GIANNA, CHE VIVE IN UNA BOLLA

Vincitore bando BUGS

Età consigliata dai 4 anni

 

Gianna vive da sola e conduce una vita tranquilla, ma monotona e abitudinaria, un po' noiosa, per la verità. Tenendosi lontana da forti legami e da intense emozioni, lei si sente al sicuro.

Un giorno, durante la sua solita passeggiata, si affaccia, come al solito, a guardare i pesci nel solito acquario, che è nella vetrina del solito negozio, davanti al quale passa, di solito. Stavolta però succede qualcosa di speciale: Gianna ha l’impressione che un pesce le stia sorridendo. Non gli resiste e decide di acquistarlo e portarlo a casa.

Ora ha un amico con cui condividere le sue giornate e la sua routine. È una presenza discreta e silenziosa, non sconvolgerà troppo la sua vita e le sue abitudini! La tranquillità invece dura poco.

Il personaggio del pesce, entrando in scena, sconvolge le abitudini di Gianna, scardina la sua routine. Il momento del sogno è un momento topico, in cui Gianna si rispecchia nel pesce e identificandosi con lui, capisce che lei stessa vive in una bolla, che non è libera, che è arrivato il momento di confrontarsi col mondo esterno.

Le musiche, composte appositamente per lo spettacolo, non sono semplice accompagnamento all’azione scenica, ma la voce dei due protagonisti.

Uno spettacolo incentrato sulla potenza evocativa delle immagini e della musica, che privilegia un linguaggio visivo e sensoriale, adatto anche ai più piccoli.

 

 

20 marzo

ore 17

Giallo Mare Minimal Teatro

TRAME SU MISURA vol. 1

 

GIALLO MARE MINIMAL TEATRO

TRAME SU MISURA vol. 1

di e con Renzo Boldrini

immagini dal vivo Daria Palotti

tecnico Roberto Bonfanti

 

Trame su misura è un progetto teatrale composto da differenti spettacoli incentrati su testi, editi e inediti, di Renzo Boldrini che riscrive in chiave contemporanea quattro famose fiabe.

Trame su misura (volume 1) è la produzione scenica “su misura” per un pubblico di bambini dai 3 agli 8 anni e di famiglie.

Utilizzando un originale stile scenico che “mixa” lettura ad alta voce, narrazione teatrale, disegno e composizione grafica dal vivo, videoproiezione ed animazione di figure e oggetti, si evocano, unite dall’intervallo più divertente del mondo, due differenti storie.

LUPO ROMEO e CAPRETTA GIULIETTA

il Lupo e i sette capretti i come nessuno ve l'ha mai raccontati

La fiaba, pur mantenendo la struttura portante della versione originale, viene ripensata in chiave ironica immaginando sette caprette, sorelle di particolare bellezza, fra le quali spicca Giulietta la capretta nera. Una differenza di colore che crea fra loro screzi e gelosie. Quella diversa sfumatura di colore si rivela però come una "chance" formidabile ed imprevista per evitare che il lupo Romeo divori le sette sorelle: Lui rimane abbagliato da Giulietta, da tanta bellezza decidendo di mangiare solo la capretta nera.... ma con gli occhi!!! 

Una fiaba dove trionfa l'amore a dispetto delle differenze di colore, aspetto e provenienza. Una storia dove tutti vivono felici e contenti.. E chi non ci crede gli venga male ai denti!!! 

CASA DI PAGLIA, DI LEGNO E DI MATTONI

(i tre porcellini come nessuno ve l'ha mai raccontati) 

Questa versione della fiaba dei tre porcellini, pur mantenendo i fondamentali narrativi della traccia narrativa originale, interviene sulla modalità della catarsi, su come arriva la sconfitta, inevitabile, del lupo. Il feroce animale come se conoscesse già il copione della storia inizia imprevedibilmente il suo attacco dalla casa di mattoni, passando senza incidenti dal camino, poi con poco contegno distrugge la casa di legno  e dopo aver gustato i due primi fratelli come facile digestivo si dirige dal più piccolo dei porcelli, verso la sua casa fatta di fragilissima paglia... Ma qui arriva il colpo di scena: il piccolo non ha paura e sfida il lupo ad una sfida sensazionale: chi ha più fame, chi mangia di più nel bosco fra il lupo o il maiale? Una battaglia combattuta in punta.. di denti, all’ultimo boccone per poi poter vivere tutti felici e contenti. 

 

 

20 marzo

ore 18

Teatro Popolare d'Arte “La fabbrica delle parole”

Prima nazionale

 

Teatro popolare d’arte

in collaborazione con AnimaScenica Teatro

LA FABBRICA DELLE PAROLE

Liberamente ispirato a La grande fabbrica delle parole di Agnès de Lestrade e Valeria Docampo

Spettacolo di musica, teatro e danza nel racconto di una rivoluzione

con Elisa Bartoli, Benedetta Rustici, Irene Paoletti, Pablo Torregiani

drammaturgia Irene Paoletti

musiche originali Francesco Giorgi

costumi Maddalena Marciano

regia Irene Paoletti e Gianfranco Pedullà

dagli 8 anni

 

Spettacolo visionario, suggestivo, ritmato, raccontato dalla musica che domina tutto lo sviluppo narrativo. Ne la fabbrica delle parole le parole non si possono né possedere, né pronunciare: sono proibite fatta eccezione per la faraonica Direttrice, che le usa in versi e in rima, in un’ostentazione di possesso di un “bene materiale” che viene continuamente prodotto, ma che non appartiene mai a coloro che materialmente lo producono. Le parole sono preziose, ne vengono usate poche, diventano simbolo di potere e di ricchezza, a scapito di una popolazione operaia travolta in un vortice produttivo muto e scatenato. Ma la storia ci insegna che non servono solo le parole per esprimere la propria ricchezza e forza interiori. A volte una visione, un amore, un sogno possono compiere vere e proprie magie. Tutta la storia si svolge dentro il microcosmo di una Fabbrica di parole, specchio di una società moderna (forse futuribile) in cui una Direttrice tirannica si contrappone ad un popolo di operai robotizzati. Uno di loro, forse il più vessato, fragile impaurito, affrontando sempre nuovi ostacoli riuscirà ad affrancarsi e diventare sicuro di sé e forte. La sua energia scardinerà il sistema produttivo in un finale folle, festoso – a suo modo – rivoluzionario. Le musiche scritte appositamente per questo spettacolo e affidate ad un sestetto composto da fisarmonica, clarinetto, pianoforte, chitarra e contrabbasso tracciano una drammaturgia fatta di luci e ombre dove emergono nette le tensioni tra l’ideale, il sogno e la realtà quotidiana. Unica eccezione il gran finale dove la pura follia di un samba prenderà il sopravvento portando lo spettatore in un clima di grande festa liberatoria.

20 marzo

ore 21

ridotto

Sacchi di sabbia

“Pluto”

 

SACCHI DI SABBIA /Compagnia Lombardi-Tiezzi in collaborazione con Armunia, CapoTrave/Kilowatt

PLUTO

da Aristofane

adattamento e regia I Sacchi di Sabbia

con la collaborazione e la consulenza di Francesco Morosi

con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano

 

Protagonista del Pluto, l’ultima commedia di Aristofane, è il Denaro. È una novità: nelle commedie erano comparsi crapuloni scialacquatori, funzionari corrotti, avari – tutti personaggi che avevano a che fare con il denaro, ma mai il Denaro in persona. Solo un teatro potentemente simbolico come quello di Aristofane poteva introdurre un simile personaggio-allegoria – Pluto, il dio della ricchezza – costruendogli intorno una bizzarra teoria economica e una ancor più bizzarra avventura.

Cremilo, un ateniese qualunque, ha un problema pressante: come mai chi è ingiusto arricchisce e chi è giusto versa nella povertà? La risposta è semplice: Zeus, invidioso degli uomini, ha accecato Pluto, il dio della ricchezza, che da quel momento non sa più distinguere gli onesti dai disonesti, e finisce per premiare i secondi a danno dei primi. L’impresa di Cremilo, allora, è delle più difficili: restituire la vista a Pluto a ogni costo (anche a costo di scontrarsi con la temibile Povertà), così da permettergli di arricchire solo i giusti – e di convincere gli ingiusti a convertirsi.

Ci riuscirà? Aristofane, attraverso Cremilo, immagina un’economia etica, capace, attraverso la sanificazione del Dio Quattrino, di migliorare il mondo una volta per tutte, sfidando il potere e l’autorità – anche quella suprema di Zeus. La fantasia dell’eroe comico è una forza di rivoluzione che esecra il mondo nelle sue storture e ha la capacità straordinaria di reinventarlo e rifarlo.

I Sacchi di Sabbia ripropongono il Pluto nella sua interezza, in una versione persino filologica (quattro attori interpreteranno tutti i personaggi, proprio come nell’Atene di Aristofane): magari è il momento giusto. 

 

 

21 MARZO

ore 9

Ridotto Teatro

Teatro evento

“Mia”

Prima nazionale

 

Teatro Evento

MIA

maschi violenti, donne violate

di e con Giorgio Scaramuzzino

musiche originali: Paolo Silvestri

teatro d'attore

età consigliata dai 13 anni

 

Dopo avere affrontato temi come la lotta alla mafia, le migrazioni, il razzismo, Giorgio Scaramuzzino porta avanti il suo personale percorso di teatro civile: il nuovo capitolo del “progetto Urgenze” affronta il femminicidio e più in generale la violenza sulle donne.

Nello spettacolo Mia si incontreranno personaggi, fatti di cronaca, condizioni mentali, retaggi culturali, distorsioni della società.

Basta guardare i telegiornali: 1 vittima ogni 15 minuti, 88 al giorno.

Per un italiano su quattro la violenza sessuale sarebbe da imputarsi al modo di vestire delle donne, e solo il 40% dichiarerebbe che una donna può sottrarsi a un rapporto sessuale se non lo desidera.

Sul palco macigni a simboleggiare il peso di certe parole. Un tentativo di indagine sulla cultura malata nascosta dietro tanti casi, sui troppi pregiudizi radicati a partire dal "decalogo della buona moglie" fino al concetto di possesso. “Mia moglie, mia sorella, la mia ragazza…” E’ fondamentale combattere gli stereotipi di genere, affinché la parola 'mia' possa indicare un vincolo affettivo e non di possesso.

La rappresentazione teatrale è a tratti un viaggio nella musica, in particolare quella ascoltata dai giovanissimi. “.. ti sbatto contro il muro, ti tolgo il fondotinta con la forza dei miei schiaffi…” .

In questa fase del lavoro in scena ci saranno, oltre Giorgio Scaramuzzino, una ragazza-attrice che verrà scelta in ogni teatro tra le spettatrici, provando con l’attore il pomeriggio prima dello spettacolo.

 

 

 

21 marzo

ore 10.30

Teatro del Popolo

Giallo Mare Minimal Teatro

“Ape Pina”

Prima nazionale

 

Giallo Mare Minimal Teatro

APE  PINA

Drammaturgia e regia  Vania Pucci

Con Vania Pucci Ines Cattabriga Adriana Zamboni

Occhio esterno Lucio Diana

Età consigliata 3-8 anni

 

Pina è un’ape che si è persa ed entra per caso in teatro. Ha perso l’orientamento e attraverso un viaggio avventuroso ritroverà il suo alveare aiutata dall’attrice. Una storia semplice rivolta ai piccoli, storia di animali di piante e di relazioni. L’importanza del lavoro di piccoli animali come le api, la loro vita che diventa fondamentale per la vita della terra e per la nostra vita. Un’attrice, il disegno dal vivo con la lavagna luminosa, e la computer graphic insieme a suoni, rumori, musica e poche parole raccontano quanto tutti sono necessari l’uno all’altro. Un’attenzione necessaria anche da parte dei bambini per il mondo circostante, la natura, la biodiversità, la catena alimentare, tutto ciò che riguarda la vita.

 

21 marzo

ore 14

teatro del Popolo

Fika “Habitat kids”

 

 

FIKA - HABITAT KIDS!

Vincitore Bando TRAC nuove Generazioni

Un progetto di Fika contemporanea danza

con Sara Campinoti, Martina Francone e Agnese Lanza

musica di Simone Tecla

sculture di Eva Sgrò

Foto e video Francesca Maidai

Età consigliata a partire dai 4 anni

 

Performance con interazione del pubblico.

Rivolto a bambini e genitori/accompagnatori, HABITAT KIDS! è una sorta di happening in cui le famiglie e i gruppi classe possono partecipare a vari livelli.  Due danzatrici e molti oggetti di varie dimensioni danno forma allo spazio, che è invaso da oggetti costruiti ad hoc, ispirati dalle “sculture da viaggio” di Munari, elementi costruiti con il polionda, trasformabili e leggeri, che proietteranno i bambini e le famiglie in uno spazio onirico dove dare forma alle loro fantasie. Durante la performance, il pubblico è libero di prendere parte all’happening come vuole, decidendo in autonomia se interagire con i danzatori, con gli oggetti, con la musica, con i propri familiari, o stando semplicemente a guardare le magie che accadono.

Ogni evento è unico perché l’interazione dei bambini e dei genitori con lo spazio lo modifica ogni volta in modo nuovo e porta cosí un cambiamento nella percezione dello spazio, del tempo, dei corpi, dell’atmosfera e della coreografia dei performer.

 

21 marzo

ore 17.30

L’abile teatro/Atg teatro Pirata “Legami”

Prima nazionale

 

L’Abile Teatro/Teatro Giovani Teatro Pirata

Con il sostegno di Associazione Circo Contemporaneo

AMAT/ Veregra Street

di e con Simon Luca Barboni e Mirco Bruzzesi

Regia Simone Guerro

Età consigliata dai 6 anni

 

“Legami" è uno spettacolo teatrale che segue le avventure di due fattorini per la "Human Package", un'azienda che si occupa di consegnare pacchi in modo non convenzionale, utilizzando solo

gambe, mani e corde. Tuttavia, quando i due arrivano al luogo di consegna, il destinatario è misteriosamente assente. Ciò che inizia come un'attesa ordinaria si trasforma in una serie di eventi imprevedibili che porteranno i due fattorini a giocare, litigare e persino considerare l'idea di abbandonare l'incarico, solo per poi tornare a sperare nell'arrivo del destinatario. Nel corso di questa lunga attesa, i due scoprono una

connessione profonda che li lega, mettendo in luce l'importanza delle relazioni umane.

Un mix di clownerie, giocoleria e teatro dell’assurdo, prendendo ispirazione dall'infinita attesa del celebre "Aspettando Godot".

 

21 marzo

ore 21

ridotto

Armamaxa Teatro_Pagine Bianche Teatro /Giallo Mare Minimal Teatro

“Maledetta Primavera”

Prima nazionale

 

Armamaxa teatro / PagineBiancheTeatro /Giallo Mare Minimal Teatro

MALEDETTA PRIMAVERA

di Daria Paoletta

testi e drammaturgia Daria Paoletta, Rita Pelusio, Enrico Messina

disegno luci e regia Enrico Messina

per studenti scuola secondaria di secondo grado, giovani e adulti

 

Il ratto di Proserpina è il rapimento, l’istante culminante della violenza della divinità, che Bernini immortala fissandolo per sempre nel marmo ad eterno monito. Il dio degli inferi, Dite, efferato e insensibile, affonda le dita nelle carni della fanciulla per strapparla al suo destino e farla sua. Da quel momento, nulla tornerà più ad essere come prima. L'ira di Cerere, Madre terra e madre di Proserpina, sarà implacabile e la sua furia si abbatterà su ogni cosa. Soltanto l’intercessione di Giove potrà placarla, consentendo alla fanciulla di tornare da lei sei mesi l’anno. Muovendo dai versi di Ovidio, la scrittura compone una narrazione dal ritmo incalzante e tempestoso, densa di ironia e intimamente personale, capace di affondare nelle radici del mito per riaffiorare ai giorni nostri e parlare con più consapevolezza all’animo umano.

 

 

22 marzo

ore 9,00

ridotto

Catalyst/Kaos Balletto “Pelle d’asino”

Prima nazionale

 

Compagnia Catalyst | Kaos Balletto di Firenze

PELLE D’ASINO

testo e regia di Riccardo Rombi

coreografia di Roberto Sartori

con Giorgia Calandrini

danzatrice Letizia Filippucci, Giada Molinario

suoni e live electronics Giovanni Magaglio

costumi Manuela del Panta

età consigliata 7-13 anni

 

 Il mondo delle fiabe diventa lo spunto per la ricerca di un linguaggio universale che unisce testo, danza contemporanea e musica elettronica dal vivo a cura di Giovanni Magaglio. Una partitura sonora per voce, suono e movimento. Un racconto che indaga le radici delle relazioni familiari più ancestrali e i sentimenti che li governano. Uno spettacolo rivolto ad un’ampia fascia di pubblico.

La storia – Una regina, morendo, si fa promettere dal re che egli non si risposerà se non con una donna più bella di lei. Ma l’unica persona in grado di rivaleggiare con lei quanto a bellezza è solo la sua stessa figlia. Per sfuggire a questa unione incestuosa la fanciulla, su consiglio della fata madrina, chiede al padre come dote degli abiti irrealizzabili (uno color del cielo, uno color della luna, uno color del sole), ma il re riesce sempre a procurarglieli. Allora la principessa chiede al padre la pelle dell’asino magico la cui lettiera, anziché essere coperta di sterco, è coperta ogni giorno di nuove monete d’oro, sicura che egli non acconsentirà mai. Invece la pelle dell’asino magico le viene recapitata senza indugio. La principessa fugge dal castello, rivestita solo della pelle d’asino, mentre un baule con i suoi tre vestiti la segue viaggiando sottoterra, grazie a un incantesimo della fata madrina.

Uno spettacolo adatto al pubblico di qualsiasi età che può arrivare con più chiavi di lettura sia ai bambini/e che agli adulti.

 

22 marzo

ore 10.30

teatro del popolo

Stilema-Uno Teatro “Piccoli principi e piccole principesse”

Prima nazionale

 

Stilema / UnoTeatro - Piccoli Principi e Principesse

Molto liberamente ispirato al libro di Antoine de Saint-Exupéry “Il Piccolo Principe”

Di e con Silvano Antonelli

Cura della messa in scena Enrico Messina

Collaborazione drammaturgica Giulia Antonelli

Età consigliata dai 3 ai 10 anni / Pubblico Misto

 

“Le cose importanti sono quelle che non si vedono, ma anche se non si vedono ci sono davvero.”

Lo spettacolo gioca di specchi e di fili invisibili col capolavoro di Saint-Exupéry. Anche qui c’è un personaggio che potrebbe ricordare un aviatore. Ma forse non è un vero aviatore. Porta a spasso per la scena il suo piccolo aeroplano di carta. Viaggia con esso attraverso le esperienze della vita. Da quelle leggere, di quando si è bambini, a quelle sempre più faticose, di quando si diventa grandi. Fino a che i suoi pensieri, e l’aeroplano che li trasporta, non si fanno pesanti, sempre più pesanti e l’aereo precipita, in un luogo sperduto. Mentre l’aviatore cerca di ripararlo appare la sagoma di un piccolo ometto. Come un disegno o un miraggio. Gli chiede di disegnargli una rosa. Quella che ha lasciato sul suo piccolo pianeta sperduto nell’universo. Fa un mucchio di domande e racconta dei tanti pianeti in cui è stato. Pianeti bambini. E dei tanti personaggi che li abitano: il bambino arrabbiato, la bambina con tanti talenti, il bambino che ha sempre caldo, la bambina che piange sempre e nessuno riesce a consolarla, il bambino timido, il bambino che non riesce a fare i compiti perchè strappa sempre il foglio e tanti altri.

L’aviatore si perde in quei racconti e nelle tante infanzie che evocano. E se quell’ometto apparso dal nulla non fosse altro che l’occasione per riappropriarsi della propria infanzia? Per tornare a sentire il profumo dei sogni di quel bambino che aveva dimenticato e, forse, tradito?

E se fosse questa struggente sensazione la chiave per riprendere il volo?

 

 

Progetti e incontri

+ IN FIERI progetto a cura di Giorgio Testa e Casa dello spettatore di Roma

Presentazione di progetti in divenire, gli intenti, le collaborazioni, raccontare un progetto che ancora è nella testa e nella penna di chi l’ha pensato e scritto. Ospiti di questa edizione Teatro Gioco Vita/ Marco Ferro e Compagnia La luna nel letto/ Michelangelo Campanale

+ Criticare ad Arte progetto Chain Reaction

Discutere attorno a uno spettacolo senza smontarlo, imparare a dare e ricevere feedback efficaci per progredire nel lavoro di creazione e proporre strumenti utili di autocritica costruttiva, capire il destinatario dell’opera, la relazione pubblico/spettacolo.  Dal 2023 Criticare ad Arte è un dispositivo di supporto alle compagnie inserito in Chain Reaction, progetto sostenuto dal finanziamento Boarding Pass +, del MiC.

Incontreremo con la guida di Giorgio Testa e la casa dello spettatore:

  • compagnia Bachi/Grande-Mo-wan teatro con lo spettacolo Gianna nella bolla
  • compagnia L’abile Teatro/Atg teatro Pirata con lo spettacolo Legami

+ Tandem visiting

Nei giorni 19, 20 e 21 marzo  incontro tra la compagnia francese Melampo e la compagnia italiana di danza Fika per lavoro di conoscenza reciproca, di scambio di esperienze, di visione dei propri lavori . Tandem Visiting inserito nel progetto Chain Reaction

+ Documentario sulla storia del Teatro Ragazzi

Sarà presente una postazione a cura di Assitej Italia per la registrazione di interviste necessarie alla realizzazione del documentario sulla storia del Teatro Ragazzi in Italia. Un progetto che pone attenzione alle origini del nostro lavoro, che fa memoria di ciò che è stato, momento necessario per capire le evoluzioni del Teatro per le nuove generazioni e le direzioni che stiamo prendendo.

Avremo l’opportunità di vedere alcuni spezzoni già girati di incontri e interviste con personaggi storici del Teatro Ragazzi in Italia

 

 

 

INFO E BIGLIETTI:

Teatro del Popolo tel 0571/633482

Giallo Mare Minimal Teatro tel. 0571/81629