TROPPE ARIE

Una vecchia Zia, dal glorioso passato nella musica, gira i palchi dei teatri di tutto il mondo in coppia con il Nipote, talento in erba. Quindi è un duo? No, perché c’è anche Norma, la giovane Badante della vecchia zia, che li travolge con la sua passione per la lirica costringendoli ad abbandonare il repertorio classico.
RECITAL

Il monologo mette insieme brani di repertorio di Paolo Hendel con nuovi pezzi scritti in questi ultimi anni, ispirati all’attualità. Ancora una volta si indaga sull’uomo e sulle sue contraddizioni, le sue debolezze e le sue paure.
A TESTA IN GIÙ

Daniel invita a cena, contro il consiglio di sua moglie, Patrick suo migliore amico e la sua nuova partner Emma per la quale ha lasciato la moglie. Emma, giovane e carina provoca una tempesta negli animi dei commensali, scuotendo le loro certezze, risvegliando frustrazione, gelosia e invidia.
L’ABITO NUOVO

Nel 1935 Eduardo e Pirandello coronarono la collaborazione artistica con L’abito nuovo – uno scenario di Luigi Pirandello dialogato in due atti e tre quadri e concertato da Eduardo De Filippo, che andò in scena nel 1937, al teatro Manzoni di Milano.
VINCENT VAN GOGH L’odore assordante del bianco

Nella stanza di un manicomio prende vita un dialogo serrato tra Van Gogh e suo fratello Theo, non soltanto un oggettivo grandangolo sulla vicenda umana dell’artista, ma anche un’indagine che ne rivela uno stadio sommerso.
SORELLE MATERASSI

Le sorelle Teresa e Carolina Materassi sono due ricamatrici cinquantenni che, grazie a una vita di rinunce, nel culto ossessivo del lavoro, hanno acquisito una posizione di prestigio presso la buona società fiorentina.
ROSSINI OVERTURES

Rossini Ouvertures celebra la figura artistica e umana di Gioachino Rossini di cui, nel 2018, ricorreranno i 150 anni dalla morte. In questo spettacolo ho immaginato una grande parete, la parete dei ricordi di Rossini, dove nascondeva, dove archiviava il suo cibo, i suoi vini, la casa dove ospitare I suoi grandi amici e compositori…
IL CALZOLAIO DI ULISSE

Perché questa è una storia di dèi, mostri, uomini e guerrieri, maledettamente imparentati e legati fra di loro. E il perno è Ulisse, nipote di Hermes, amato e protetto da Atena, da Poseidone perseguitato, da Calipso immensamente desiderato e concupito da Circe.
Ho perso il filo

In scena un’Angela Finocchiaro inedita, che si mette alla prova in modo sorprendente con linguaggi espressivi mai affrontati prima, per raccontarci con la sua stralunata comicità e ironia un’avventura straordinaria, emozionante e divertente al tempo stesso
COME HANSEL E GRETEL

Gli ingredienti ci sono tutti: un fratellino e una sorellina, un padre buono ma facilmente condizionabile, una matrigna egoista e arida di cuore. E una strega che, anche se questa volta non vuole mangiarsi i due marmocchi, ha gran brutte intenzioni… Invece del bosco, una grande e anonima città.