Uno spettacolo in forma di conversazione scenica.
Domenico Iannacone, giornalista e conduttore televisivo, con i suoi programmi ha raccontato le disuguaglianze trasformate in esclusioni, le periferie, le povertà, il ricatto occupazionale, l’immigrazione e la salute negata. Con il suo stile neorealista, sospeso fra poesia, sguardo e ascolto, ha indagato storie minime, biografie coraggiose, vite di donne e uomini comuni.
Prima con I dieci comandamenti e poi con Che ci faccio qui, entrambi andati in onda su Rai3, Iannacone ha proposto in tv delle profonde inchieste morali che costituiscono, nel loro insieme, la radiografia poetica e politica di un Paese invisibile.
In questa conversazione scenica, alternata da alcuni frammenti dei suoi programmi, si parlerà del metodo Iannacone, di come si vedono e si riconoscono queste storie che sembrano lontanissime da noi e di come si possono rispettare in televisione le vite, le fragilità e i dolori degli altri. E si indagherà poeticamente il ruolo del giornalismo e del teatro nel tempo scuro che come umanità stiamo abitando e contribuendo a costruire.
