Le storie di Gianni Rodari (Grammatica della Fantasia, Il libro degli errori) e le invenzioni di Bruno Munari (Fantasia, Da cosa nasce cosa) ispirano un percorso divertente ed impertinente tra tanti sbagli d’autore per affrontare una tematica importante.
Per creare, e per vivere, bisogna sbagliare.
Imparare ad accogliere gli errori e trasformarli in esperienza.
Gli errori sono necessari e spesso anche belli: per esempio, la Torre di Pisa.
Sophie ama giocare con le parole, ma Sophie non ne fa una giusta. E non sopporta che tutti glielo facciano notare. A volte vorrebbe che tutti la vedessero per quello che è, a volte vorrebbe essere trasparente. Di fronte all’ultimo rimprovero, decide di rifugiarsi nello scantinato della scuola per non uscirne più.
Ma, una volta scese le proibitissime scale, Sophie scopre che si tratta di una porta per un altro mondo: è il territorio di gianni, un compagno che muove sempre le mani quando parla, e a volte si dimentica di usare la voce.
								