Ho perso il filo

In scena un’Angela Finocchiaro inedita, che si mette alla prova in modo sorprendente con linguaggi espressivi mai affrontati prima, per raccontarci con la sua stralunata comicità e ironia un’avventura straordinaria, emozionante e divertente al tempo stesso

COME HANSEL E GRETEL

Gli ingredienti ci sono tutti: un fratellino e una sorellina, un padre buono ma facilmente condizionabile, una matrigna egoista e arida di cuore. E una strega che, anche se questa volta non vuole mangiarsi i due marmocchi, ha gran brutte intenzioni… Invece del bosco, una grande e anonima città.

PECORELLE

Il sonno dorme. Solo ogni tanto apre un occhio, e molto raramente tutti e due. Attorno a lui si muovono i suoi aiutanti Sbadiglio e Puntiglio. Da qualche parte dormono i sogni, pronti però a inforcare le ali per volare nella notte.

NEMICI NEGAT(T)I

Un attore e un’attrice s’incontrano per mettere in scena una vicenda… la storia su cui si ritrovano d’accordo e che li tiene avvinti da quando erano piccoli è quella di un gatto che prova a tutti i costi di acciuffare un uccellino.

Secondo Pinocchio

Pinocchio, legato al collo da una catena, ulula al pari di un cane. Alle sue spalle, il burattinaio lo libera ricordadogli che la scena che lo vede braccato dal contadino è stata tolta dal copione. Dal principio si chiarisce quale sarà la cifra dello spettacolo: la finzione è scenicamente dichiarata.

BUONO COME UN LUPO…

Quando si apre il sipario questo lupo si presenta sotto mentite spoglie sembra più innocuo di un agnello, è accompagnato da un professore di musica che con le note del suo piano e dei suoi strumenti lo guida come una marionetta fecendolo danzare come uno strampalato ballerino e il più comico dei clowns per divertire con fantasiose gags il pubblico.

IL GATTO IN CANTINA

“Mettere il gatto in cantina – è un espediente assai saggio – ma se invece del topo – ti mangia il formaggio?”

TRE X TRE

Nel mettere in scena i testi, ciascun regista si è concesso la libertà di utilizzare un proprio registro drammaturgico ed una diversa “lingua”, da quella toscana o italiana ad incursioni partenopee – siciliane

LE STAGIONI DI LIÙ

Alle nostre latitudini le stagioni scandiscono il trascorrere del tempo e i bambini crescono seguendone il susseguirsi.