OTELLO, DI PRECISE PAROLE SI VIVE

Il titolo è nuovo, rivisitato. Ovvero: Otello, di precise parole si vive. «La sostanza no, direi un po’ meno», precisa Lella Costa, firma alla drammaturgia con Gabriele Vacis di un’opera che avevano già concepito 24 anni fa (regia di Gabriele Vacis). «In scena ci sarà sempre la tragedia ideata oltre quattrocento anni fa da Shakespeare. Il tempo però è passato, ovvio. Alcuni temi sembrano più attuali oggi di un tempo, in piccoli casi abbiamo fatto degli aggiornamenti quasi necessari ma a teatro vedrete sempre l’Otello», aggiunge. È il segreto dei testi classici, in fondo: restare evergreen.
VIAGGIO AD AUSCHWITZ A/R

VIAGGIO AD AUSCHWITZ A/R è la storia di un uomo convinto della sua integrità morale e del suo senso di giustizia, che, un giorno, durante la visita al campo di concentramento di Buchenwald, immaginandosi prigioniero in quel luogo, scopre il lato oscuro di sé e drammaticamente comprende che in quella condizione potrebbe per la sua sopravvivenza abiurare a tutti i suoi principi etici.
IL PANE DI IERI

Una riflessione sul lavoro iniziando dalla rivoluzione industriale per poi parlare dell’oggi e immaginare il domani. “Il pane di ieri” è un progetto che coinvolge un gruppo di spettatori attivi di Casa Teatro, alcune classi della scuola superiore Enriques e gli allievi del Laboratorio teatrale del Teatro del Popolo condotto da Maria Teresa Delogu.
SVERGOGNATA

Ancora una volta Antonella Questa si immerge nelle pieghe della società con il suo sguardo ironico, che solleva il giudizio, per mettere in luce le nostre debolezze. L’uso del corpo nelle coreografie, cifra stilistica della Questa, qui diventa un vero e proprio linguaggio sostituendosi alla parola e restituendoci uno spettacolo che nel dinamismo ha uno dei suoi punti di forza.
MIO PADRE – Appunti sulla guerra civile

Quando è morto mio padre, mi sono svegliato di colpo, come ci si sveglia dopo una festa in cui non ti divertivi e hai bevuto anche il profumo in bagno. È mattina, ti svegli e stai male, ma il peggio è che non ti ricordi niente, è c’è un casino da mettere a posto. E tuo papà, che era bravo a mettere a posto, non c’è più.
BUM HA I PIEDI BRUCIATI

Un monologo teatrale, scritto diretto e interpretato da Dario Leone, che narra la storia di Giovanni Falcone – la sua vita di magistrato caparbio e inarrestabile che ha pagato con la vita il desiderio di giustizia, la sua lotta testarda e rivoluzionaria contro la mafia – e insieme ad essa una delle pagine più tragiche e buie della storia recente d’Italia.
SCOOP (donna sapiens)

Lo spettacolo vuole dimostrarci, col suo linguaggio irriverente e dissacratorio, la superiorità della donna sull’uomo. Per convalidare tale tesi il comico spazia dalla storia, alla sociologia, alla medicina oltre ad interviste immaginarie e impossibili con personaggi importanti.
LO SAPEVAMO ANCHE NOI

Riflettere sulla nostra emigrazione, ora che il tema migranti è sotto la lente quotidiana, può essere uno spunto per inquadrare in un’ ottica più consapevole un fenomeno complesso e che non si presta a facili e superficiali soluzioni.
GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI

Un’operaia incinta si ritrova disoccupata alla vigilia del parto. La donna è disperata e la sua reazione è improvvisa: irrompe sul posto di lavoro e prende in ostaggio la responsabile del suo licenziamento.
I CONFINI NON ESISTONO

Uno spettacolo che incrocia le narrazioni di due esperti nei loro campi: la botanica e le relazioni umane. Stefano Mancuso e Matteo Caccia insieme per la prima volta sul palco intrecciano storie di piante e storie di uomini che hanno come comune denominatore quello dei confini.