DITEGLI SEMPRE DI SÌ

Con questa nuova edizione di Ditegli sempre di sì prosegue il progetto avviato nel 2016 dalla Elledieffe, la compagnia fondata da Luca De Filippo, per mantenere vivo e diffondere lo straordinario patrimonio culturale di una delle più grandi famiglie della tradizione teatrale italiana, e in questo caso l’eredità dei De Filippo viene affidata al regista Roberto Andò.

BUONA LA TERZA

Tra peripezie sentimentali, personaggi immaginari e reali, la mente contorta di Allan cerca di dimenticare la moglie Nancy.

LA GIARA, IL COPPO, L’ORCIO

Immaginate un tirannico proprietario terriero, un avvocato scaltro, un artigiano incompreso, un orcio rotto… Ambientate il tutto in toscana e rifinite con un mondo femminile sempre pronto all’accoglienza…

GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI

Un’operaia incinta si ritrova disoccupata alla vigilia del parto. La donna è disperata e la sua reazione è improvvisa: irrompe sul posto di lavoro e prende in ostaggio la responsabile del suo licenziamento.

UN TANGO MALANDRINO

Un Tango Malandrino ovvero il penultimo tango a Compiobbi. Arriva l’estate e le mogli partono per le vacanze. I mariti rimasti soli in città, tentano di mettere in pratica il proverbio che dice: agosto, moglie mia non ti conosco…

CONTROVENTO – UPWIND

Controvento è il nuovo spettacolo in “solo” di Michele Cafaggi, clown e attore che da molti anni lavora con la tecnica delle bolle di sapone. Ogni spettacolo nasce da una ricerca sulle tecniche, gli oggetti e le storie da raccontare.

150!

Raccontare i 150 anni di vita di un teatro non è cosa da poco. Perché i fatti veri o presunti, gli aneddoti, i personaggi, le opere rappresentate sono tante.

TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO NELL’AZZURRO MARE D’AGOSTO

L’ignoranza crea paura; la paura, violenza. Ma grazie a un luogo vergine come l’isola, che costringe alla convivenza forzata al di fuori dei ruoli sociali e del contesto geopolitico e religioso, Raffaella e Gennarino possono conoscersi e persino amarsi.

CI VUOLE ORECCHIO Elio canta e recita Enzo Jannacci

Enzo Jannacci, il poetastro come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia.